La rossa, la grigia, la rosa e la viola

Ieri è storia
Domani è mistero
Oggi è dono, per questo si chiama PRESENTE

Come il presente che la nonna decide di farmi per festeggiare un importante genetliaco, qualche anno fa. Il non trascurabile traguardo dei trent’anni.
Attirata dai colori e forse non ben consapevole dell’oggetto in sè, decide di regalarmi le sedie Pantone.
Bellissime.
Esaltata dal gran regalo, mi preparo per l’acquisto, illusa di poter anche scegliere i 4 colori delle bramate sediole.
La nonna entra nel negozio in pompa magna: sua figlia ha appena compiuto trentanni (tuttiAttaccati), insomma. Mica siamo qui a contare le gocce di pioggia.
Insieme alla commessa, s’improvvisa pure commerciale di gran carriera e mi espone i colori disponibili.
“Bene mamma, allora io prenderei la rossa, la gialla, la verde, la rosa”
“Beh sì, Cati (eh mi chiama cosi’, ci vuole pazienza, nda). La rossa, la grigia, la rosa e la viola”.
“Ok per la rossa e la grigia – dopotutto anche Miuccia Prada per LunaRossa le abbina – ma nella mia cucina vorrei la gialla e la rosa”
“Si’, si’, ovviamente puoi scegliere. Quindi facciamo.. la rossa, la grigia, la rosa e la viola. Pero’ se non ti piacciono le puoi cambiare eh”.
“Mamma, io pensavo alla rossa, alla grigia, la rosa e la GIALLA”.

Tuttavia, si sa che cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. E la nonna incalza.
“Io prenderei la rossa, la grigia, la rosa e la viola. Ti piacciono? Perche’ se no puoi cambiarle eh”
“La rossa, la grigia, la rosa e la viola, grazie, arrivederci”.

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